LE RECENSIONI
Dal Libro: “ICHNUSA L’ISOLA DELLE FORTEZZE”
Scritto da Ennio Porceddu
II castelli di Sardegna, sono dei cammei incastonati nelle alture rocciose di quest’isola, dalla storia antica e brulicante di nomi leggendari di uomini forti che sembrano usciti dalla penna di autori fantasy.
Il merito di Ennio Porceddu è quello di aver reso visibile le vicende della bella e forte Ichnusa che, attraverso la storia dei castelli e degli attriti tra signori, visconti, re, vicerè e , infine giudici, che di volta in volta, si sono insediati. Si avvicendano infatti, cognomi “storici” che hanno determinato non solo la storia della Sardegna, ma anche dell’Italia.
Ugolino della Gherardesca, il famoso conte Ugolino menzionato da Dante nel Canto XXXIII della Divina Commedia, i Doria, i Malaspina testimoniano le lotte di dominio sull’isola tra le repubbliche marinare di Genova e Pisa.
Dai primi insediamenti umani risalenti al Paleolitico e Neolitico, nonostante gli approdi dei fenici, le integrazioni/ devastazioni di Cartaginesi, Romani,Bizantini, Svevi,Arabi, Spagnoli, il popolo fiero sardo , lungimirante, tenace, dotato di grande orgoglio etnico e forza morale, ha conservato la sua identità-eredità culturale e linguistica che ha subito qualche contaminazione latina, spagnola- catalana e araba.
I signori dei castelli emergono maestosi: tra essi, Eleonora d’Arborea, che nel 1395 come giudicessa emanò la Carta de Logu , uno Statuto di leggi, moto innovativo e lungimirante per quei tempi.
Anelli o il Trono di Spade, Torri, rocche, fortezze, masti-donjon, bastioni, hanno nomi suggestivi che evocano eventi mitologici : Uras, Senis, Margunulis, Pedres, , alcuni tra i molteplici castelli disseminati tra alture e coste , e ogni nome ha una storia leggendaria.
E’ piacevole e istruttivo leggere un testo divulgativo di questo genere perchè fa capire l’importanza della storia nelle nostre origini che, nel tempo che determini il genoma di ognuno di noi. Io non sono nata in Sardegna e non ho mai avuto l’onore di visitarla, ma sento di appartenere in qualche modo alla sua terra .Ci apparteniamo gli uni agli altri.
Come ho già scritto, gli ambienti sono talmente fantastici, che, anche se si tratta di un saggio divulgativo, diventa quasi un libro di avventure, poiché i fatti narrati portano il lettore a spaziare nel tempo w a fantasticare storie incredibili, aiutato anche dalla natura incontaminata della terra di Sardegna e dalle belle foto inserite dall’autore. Bravo Ennio!
di Sara Seti (scrittrice – Milano)