I GIGANTI DI SARDEGNA di Ennio Porceddu

CI SAREBBERO CIRCA VENTI GIGANTI COME QUELLI DI MONT’E PRAMA NASCOSTI E ANCHE UN TEMPIO NEL SOTTOSUOLO DI RIOLA SARDO.

 

I GIGANTI DI SARDEGNA

 due

di Ennio Porceddu

 

Nello scorso mese di settembre, ho parlato dei giganti di Mont’e Prama, asserendo che i primi frammenti sono stati scoperti vicini a Oristano nel 1974, durante le arature profonde, mentre gli scavi più espressivi risalgono agli anni 1975, 1977 e 1979, con gli altri riola sardo  scaviframmenti che per decenni sono stati esposti al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e infine alla Cittadella dei Musei, sempre del capoluogo e al Museo Civico di Cabras. Tutti, a questo punto, erano convinti che i 38 elementi , ricomposti  e restaurate ad arte dagli archeologi, eseguiti tra il 2007 e il 2011, a Sassari, nel Centro di Restauro di Li Punti fossero gli unici pezzi scoperti a Mont’e Prama.

Le sculture umane rappresentano guerrieri, arcieri e pugilatori, gli archeologi pensano che la loro funzione fosse di statue funerarie che, evidentemente, dovevano rappresentare i defunti o quasi certamente.

Le statue millenarie al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Le statue millenarie al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari

Questi elementi sono sicuramente attribuibili all’Età del Ferro e quindi alperiodo nuragico (tra il 930 e il 730 avanti Cristo). A causa della ristrettezza dello scavo, se ne ignora l’originaria disposizione delle statue rispetto ai loculi. Stando alle nuove notizie dagli esperti, la patria dei Giganti, potrebbe spostarsi, anche se di poco, in altri siti: Monte Trigu, Monte Palla, Riola Sardo ed è in quest’ultimo sito che potrebbe riservare delle sorprese.  È lì che potrebbero trovarsi altri giganti: almeno una ventina.

E, secondo i risultati delle indagini elaborate dal georadar del professor Gaetano Ranieri, docente di Geofisica all’Università di Cagliari, si troverebbe anche un tempio. Questo renderebbe impressionante la portata della scoperta che indurrebbe gli storici a riscrivere l’identità della Sardegna. Alla ricerca si pensa di chiedere l’intervento della Nasa con un super satellite.

Ma, sono anche giorni di controversie. A incrementarle è soprattutto, la sospensione del servizio di guardianìa negli scavi di Mont‘ Prama, che riprenderanno soltanto dopo l’epifania, come ha comunicato l’archeologo Raimondo Zucca dell’Università di Sassari, responsabile del cantiere assieme all’archeologo Alessandro Usai (Soprintendenza) e al professor Ranieri. Il sito in questo periodo è sorvegliato da un gruppo di volontari. In questo caso il passaparola del social network fa miracoli.eee

Le statue dei giganti hanno affascinato anche gli scienziati della Nasa, l’ente spaziale americano. Dei Giganti ne ha parlato a Mountain View, Silicon Valley, il professor Ranieri, dove con la Nasa conduce un importante progetto scientifico. Gli scienziati si sono subito interessati ai Giganti, di cui erano a conoscenza. E la Nasa potrebbe mettere a disposizione di un satellite in grado di vedere il sottosuolo con un margine minimo di errore (3, 4 metri) Troppo, per questa ricerca; ma il satellite potrebbe anche essere ritarato, e la sua precisione aumentata a beneficio della storia dell’Isola.

http://sardegnamia.altervista.org/i-giganti-di-s…ennio-porceddu/

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