NICOLA ASTE UN GRANDE POETA DEL NOVECENTO

Il “poeta naif” che non si era mai dimenticato della sua Carloforte

 

NICOLA ASTE

 

Voce autentica della poesia era anche un valido giornalista e i suoi scritti sono apparsi i diversi periodici sardi e trasmessi da Radio Sardegna. Nel 1977 ha pubblicato il volume “Il gabbiano solitario”.

 

di  Ennio Porceddu

 

C’è chi e giunge alla poesia dopo un lungo tormento spirituale nutrito di meditazione e studi severi, e chi invece, si scoprono all’improvviso, poeta con una vena traboccante e cristallina.

Dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, Nicola Aste, si è scoperto poeta, con una sorprendente capacità espressiva genuina e ricca di lirismo al di fuori degli schemi tradizionali.

Con i suoi temi, il poeta nato a Carloforte, nella piccola isoletta di San Pietro, cullata dal Mediterraneo e adottato dall’isola madre di Sardegna, come un figlio prediletto, spazia dal sociale ai messaggi cristiani, dal dolore straziante per la natura contaminata.

Nicola Aste, non ha mai dimenticato la sua straordinaria gente, nella sua maturità ed evoluzione linguistica e poetica, ha saputo essere sempre convincente nelle sue liriche. Egli, non ha mai dimenticato il sacrificio dei battellieri e dei pescatori della sua amata terra; la dura vita della gente di mare o dei pastori delle zone interne sono sempre presenti e raggiunge toni e motivi di compiuta realizzazione lirica quando raffigura momenti e situazioni paesistiche viste da una luce spirituale che la trasfigura.

La voce del poeta carlofortino, è sincera: è voce di autentica poesia che merita stima e rispetto.

“ Li ho visti/quand’ero ragazzo/vogare ai remi/al ritmo delle onde/prima del levar del sole (….) sulla spiaggia di Buggerru/curvi sotto il peso delle coffe colme di galena/estratta dalle viscere della terra.”.

Nicola Aste, non era solo un poeta, ma anche un valido giornalista. I suoi scritti sono apparsi in tantissime riviste sarde e non. Alcuni suoi lavori su Carloforte, sono stati trasmessi su Radio Sardegna, altri sull’emittente privata Radio Cagliari Centrale.  Spesso parlava della sua gente che con grande passionalità e sacrifici erano riusciti a far rifiorire lo scoglio pietroso di San Pietro (Punta delle Colonne), con tutta la ferrigna tenacia e determinazione collaudata da secoli di lotta per la sopravvivenza.

Ogni sua opera, spesso in dialetto locale, ci riporta alla Liguria e a Carloforte (Carlufòrte). “Int’è tutte e ciazze (In tutte le piazze)/ dund’arruvu (dove arrivo)/ sent’a vùsge a nostalgia (sento la voce, sento la nostalgia)/ du me scoggiù(del mio scoglio)/ forte e generuzzu (forte e generoso).

Un brano tratto da “Nostalgia du me paise” che ci riporta alla sua Accipitum insula”, figlia prediletta di Sardegna, sempre ricca di colori e struggenti visioni, colonizzata per la prima volta dai Fenici che chiamavano, non a torto, “Isola degli sparvieri”, per l’abbondanza di rapaci che si trovavano riparo, fino a quando con la civiltà, secoli dopo, quelle esemplari creature sono state costrette ad emigrare per non cadere sotto la malvagità e il fuoco dei cacciatori.

“ I rapaci davvero se ne vanno?/ E’ vero purtroppo e quale amara constatazione!/ Ogni rapace che se ne va, lascia un vuoto/ si perde una cosa di noi. /Mai più rivedrò spettacoli di sì alta acrobazia.”.

Nicola Aste, era un amico di chi scrive. Un amico sincero e leale conosciuto nel 1977 in una galleria d’arte di Cagliari.

Nicola Aste è scomparso in silenzio per non disturbare, negli anni ’90.  Tra le altre cose ha lasciato il volume “Il gabbiano solitario”, pubblicato dalle Edizioni Poddighe di Sassari e tantissimi scritti e poesie inedite.

“La mano ti porgerò / quando la volontà del Signore / sarà fatta! / Solo allora serenamente / mi lascerò a te condurre.”

COPYRIGHT  ENNIO PORCEDDU 2021- TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

Alcune delle foto presenti su “SARDEGNAMIA” Di Ennio Porceddu, non di proprietà dell’autore, possono essere soggette a copyright o valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla pubblicazione, possono segnalarlo alla redazione, che provvederà prontamente alle scuse e alla rimozione delle immagini utilizzate