LA SARDEGNA DICE NO ALLE SCORIE NUCLEARI di Augusto Maccioni

LA SARDEGNA DICE NO ALLE SCORIE NUCLEARI

NO A SCORIE RADIOATTIVE

di Augusto Maccioni

 C’è il concreto rischio che la Sardegna diventi una grande discarica di scorie radioattive. Le notizie si fanno sempre più pressanti e molti dicono che le scorie nucleari d’Italia viaggeranno verso l’isola a breve perchè tutto è stato deciso nonostante ci sia stato un referendum contro il nucleare quattro anni fa nel quale i sardi si sono espressi a grande maggioranza, 97% dei votanti,per il “NO ALLE SCORIE”.

A pochi giorni dalla decisione dei siti dove si dovranno ubicare i veleni nucleari, la Sardegna si mobilita in massa domenica 7 giugno per lanciare l’urlo dei sardi al governo perchè l’isola da vocazione turistica e naturalistica non deve diventare una grande discarica nucleare con le conseguenze terribili che l’azione porterebbe,un grande contenitore che danneggerebbe irrimediabilmente il turismo,l’immagine di una Sardegna messa in ginocchio e senza prospettiva,un luogo sottratto ai sogni e alle bellezze naturali.

E’ necessario dare consistenza al “NO ALLE SCORIE”,mobilitarsi se necessario con forconi e pietre (giusto per rendere l’idea di una grave situazione che non vogliamo) perchè le scorie iniziali di circa 40 milioni di tonnellate di materiale nucleari abbiano una direzione diversa,lasciando in pace l’isola per altre zone sicuramente più adatte e richieste. Noi sardi non vogliamo essere presi in giro.

L’arrivo del premier Renzi a Olbia prima delle elezioni regionali ci ha preoccupato perchè pensiamo che si siano messe le basi per una grande discarica nucleare. Ci ha tentato con gli immigrati che stanno venendo a valanga nella nostra isola ma loro non ci vogliono stare,preferiscono,per così dire,la terra ferma trampolino per l’Europa del nord. Ed è giusto che queste persone abbiano il meglio e siano considerati,del resto li abbiamo salvati e dobbiamo offrire loro aspettative di vita giuste.

Da: Terzapaginaonline.it