GLI AMACORD DI ENNIO PORCEDDU: C’ERA UNA VOLTA “RADIO CAGLIARI CENTRALE”

GLI AMACORD DI ENNIO PORCEDDU
Quando la radio era libera da lacci e lacciuoli e irradiava le sue trasmissioni dai 95 Mhz della modulazione di frequenza da Via Lamarmora 22 in tutto il Campidano


C’ERA UNA VOLTA
“RADIO CAGLIARI CENTRALE”

Tra i collaboratori: Augusto Maccioni, Gigi Pintus, Nicola Scano, Gigi Piras, Daniele Caddeo, Antonio Porceddu, Giorgio Diana, Il comico Raff (al secolo Raffaele Farci), Pino Toma, Vittorio Salvetti (patron del Festivalbar) e tanti altri. Nel 1981, Radio Cagliari Centrale pubblicava un quindicinale che distribuiva gratuitamente allo stadio S. Elia

 

di Ennio Porceddu

Fin dalla sua nascita Radio Cagliari Centrale si era imposta come emittente privata originale, per il suo modo produrre le trasmissioni da irradiare: non solo evasione ma, prima di tutto, informazione e cultura. La storia della radio inizia verso la metà del 1977, quando, insieme all’amico Mario Melis, abbiamo progettato di metterla in piedi, dopo l’esperienza che avevo acquisito con gli spettacoli, in qualità di organizzatore e presentatore, e come programmatore – redattore di Radio Uta, una delle prime emittenti radiofoniche del Campidano, nata nel 1975. La sede inizialmente si trovava in Castello nella Via Lamarmora al n. 22.

Dagli inizi del 1978, gli studi dell’emittente, li trasferimmo in un locale sito nei pressi dell’ospedale SS. Trinità.

Il periodo che R.C.C. irradiava i programmi atradio3traverso i 95 Mhz della modulazione di frequenza, si concretizza con la comparsa delle prime radio libere in Sardegna (radio Mambo, Radiolina e la Sintony).Radio Cagliari Centrale nasce sei mesi dopo la Sintony, con pochi mezzi ma tanta voglia di fare. La nostra idea era di inserire nel palinsesto tutta una serie di programmi, non solo musicali, ma anche culturali, d’arte e un notiziario che, oltre alla cronaca, comprendesse servizi e interviste sulle varie problematiche isolane.
Agli inizi avevamo a disposizione delle apparecchiature molto limitate ma importanti per immetterci nella modulazione di frequenza dell’etere con il nostro segnale: un piccolo miscelatore, un registratore a bobina Akai, uno per MC, due microfoni, alcune cuffie, una radiolina, due aste per microfoni, un trasmettitore da 15 watt e un lineare da 100 watt, quattro antenne, un centinaio di dischi di cui l’ottanta per cento vecchi e per giunta prestati da amici e conoscenti.

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Quando, dopo alcuni mesi, con l’arrivo degli sponsor, potemmo acquistare un po’ di dischi nuovi e delle musicassette vergini. In seguito arrivò anche un lineare da 400 watt, per avere un raggio d’azione più ampio. La produzione dei vari programmi comprendeva la messa in onda anche revival e folk sardi, oltre ai dischi di successo. Il nostro vantaggio era di essere ascoltati da tutti, in un raggio di 50 km, senza il pericolo di scandalizzare i nostri ascoltatori con delle oscenità o con banali volgarità. Anche gli argomenti più delicati da noi erano trattati con la dovuta cautela.

Nella foto che segue due validissime collaboratrici di Radio Cagliari Centrale : Susy (al secolo Rita Canu) e la tecnico – regista Paola (al secolo Vittoria Canu).


Questo si poté attuare grazie ai collaboratori che furono dotti, dando così un valido contributo per la crescita dell’emittente. A tal proposito mi vengono in mente i primi compagni di viaggio, quali: Zoraide, Nicola Scano (attualmente giornalista di Videolina), Gigi Pintus (il primo speaker della radio), Susy Pintus (cantante molto nota, sorella di Gigi, che prestava la sua voce per gli stacchi della radio), Giorgio Diana (speaker specializzato nel redigere le classifiche dei migliori successi discografici del momento), il comico Raff (al secolo Raffaele Farci) che con la sua bravura mimica sapeva interpretare bellissime e originali scenette: il bravo comico nelle sue interpretazioni prendeva spunto dal grande Totò ed era richiestissimo anche per degli spettacoli prodotti dall’emittente TV Videolina. Raff era richiestissimo per degli spettacoli in piazza ma trattato malamente dagli organizzatori perché spesso lo sfruttavano.

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Poi, ancora gli amici: Beppe Piras, (DJ), Daniele Caddeo, mio nipote (DJ), i miei fratelli Claudio e Tonio, Gianni Deidda, Giuseppe Dore, Franco Zedda, Rita Canu e Paola, i giornalisti Andrea Porcu, Augusto Maccioni che curavano, inizialmente il notiziario e successivamente le rubriche sportive “, Vittorio Salvetti con i programmi del Festivalbar, Mario Melis, Carlo Ibba di Videolina, Tore e Fiammetta Guercio, Michele Losito (ex calciatore del Cagliari) e Giorgio Piludu, che con la loro collaborazione, quasi sempre gratuita, avevano dato un’impronta professionale alla radio.
Radio Cagliari Centrale è stata, forse, l’unica emittente apolitica ad aver messo in onda in differita, ma solo di trenta minuti, tutto il discorso politico di Enrico Berlinguer tenutosi a Cagliari in via Roma, grazie alla splendida collaborazione dei miei compagni di viaggio Giorgio Diana e Gigi Piras, che per l’occasione, avevano improvvisato una staffetta per permettere la continuità del discorso dell’uomo politico, durante la trasmissione. Per quella divulgazione radiofonica, mandata in onda senza un commento, ricevetti la sgradita sorpresa della Digos che voleva sapere di quale schieramento politico, era l’emittente. Naturalmente risposi a questi signori, che Radio Cagliari Centrale era apolitica e che avrebbe trasmesso con lo stesso criterio, i discorsi di personaggi appartenenti a qualsiasi altro schieramento politico se si fosse presentata l’opportunità. La radio, in quel momento, stava facendo solo informazione come prevede l’articolo 21 della nostra Costituzione. Tutto finì lì, ma a scanso di equivoci in futuro, R.C.C., non misi mai più in onda trasmissioni simili. Dalle onde della nostra emittente sono stati trasmessi servizi di grande attualità come: l’epidemia del colera del 1979 con le interviste puntuali di Augusto Maccioni al prof. Goffredo Angioni, allora primario della Divisione malattie infettive di Cagliari; il disastro aereo avvenuto nel 1980 nei monti di Sarrok; l’affondamento del peschereccio Misurina; il caso dei bambini di Alghero, e tutti gli scandali italiani del periodo, ecc. Inoltre, non sono mai mancati i servizi giornalistici, sportivi e il notiziario con ben tre edizioni giornaliere, grazie anche alla cortese collaborazione dell’Agenzia Italia, allora diretta dal Dott. Gianni Massa, e hai suoi collaboratori

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Nel palinsesto della radio non sono venute meno le rubriche d’arte, le interviste del mondo della cultura e della musica.

Dal 1980 in poi, molti i programmi musicali nel palinsesto: Buona Domenica, condotto da chi scrive; Festivalbar e Super Juke Box, condotto da Vittorio Salvetti, ideatore dello spettacolo (in differita); Roger Lee, in compagnia di Francesco (in differita), un bravissimo D.J. di Milano: Pino Toma Show, condotto da Pino Toma e prodotto dallo Studio One di Roma; Canzoni sotto la neve, un programma prodotto dalla EFFE produzioni discografiche e distribuito dalla Golden Stars di Modena, in collaborazione col settimanale Cioè, presentato da Ruggero Po e Tiziana Bassanite.

Diversi poeti  si sono alternati ai microfoni della radio: gli amici scomparsi Lino Vecchi e Nicola Aste. Il primo per le sue bellissime liriche improntate sulla vita degli uomini, il secondo sulle liriche che ci hanno portato a conoscere i pescatori e i sacrifici dei battellieri della sua terra natia, Carloforte, e i pastori delle zone interne della sua isola di San Pietro.

Durante le partite del Cagliari, Radio Cagliari Centrale aveva editato un quindicinale che distribuiva gratuitamente all’ingresso dello stadio S. Elia.Tutto questo era Radio Cagliari Centrale, un’emittente nata senza pretese per volontà di due amici. La radio ha chiuso le sue trasmissioni – dopo cinque anni, nel 1983, grazie (si fa per dire), alle leggi restrittive  e le tasse esagerate che il governo ha imposto contro le emittenti radiofoniche private. Di Radio Cagliari Centrale sono rimasti solo i documenti del brevetto chiusi in un cassetto, con dentro i tutti sogni di alcuni ragazzi e gli amacord registrati.
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